Ops… quella goccia di pipì inaspettata!

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Il più delle volte capita la prima volta durante un colpo di tosse o uno starnuto… inaspettatamente si presente una goccia di urina. Imbarazzate ci si ripete che non accadrà più… ma poi magari durante il raffreddore successivo o con una risata fragorosa ecco che ri-succede. Questa si chiama sempre, a prescindere dalla quantità di urina o dalla frequenza, incontinenza urinaria, in questo caso, da sforzo.

Quello che si fa più spesso è mettersi un salvaslip, o se la situazione è ancora più evidente e meno saltuaria un assorbente.

Perchè succede?

La muscolatura “lì-sotto”, cioè il pavimento pelvico o perineo ha diverse funzioni. Tra queste ha la capacità di trattenere e lasciare andare nel momento giusto sia l’urina che le feci. Questo è permesso dalla muscolatura e dai legamenti. Inoltre è presente un meccanismo che durante gli sforzi (tosse, starnuto, sollevare un peso, ridere, saltare,…) attiva la zona del perineo per mantenere fermi gli organi (vescica, utero e retto) ed evitare che si perda urina, gas,…

Alcune donne non hanno questo meccanismo: forse non l’hanno mai avuto, forse con le abitudine scorrette di minzione e defecazione è stato soppresso, forse dopo il parto questo meccanismo (che normalmente si perde in gravidanza per permettere la nascita del piccolo) non si è ripristinato, forse con l’età e il mancato utilizzo la muscolatura si è quasi atrofizzata ed ora è poco responsiva.

Cosa si può fare?

Un salvaslip o un assorbente non sono la risposta. Ci potrà sembrare di tamponare un problema, ma aspettando non facciamo altro che peggiorare una situazione che comunque non si ripristinerà da sola.

Quello che possiamo fare è una valutazione perineale dopo il parto (dopo 4-6 settimane dal parto), per assicurarci che il meccanismo si sia ripreso e altrimenti allenare la zona e aiutarla nella ripresa per prevenire questa problematica.

Quello che possiamo fare a tutte le età è dedicare un pò di tempo a questa zona e prendercene cura… magari con un ciclo di incontri di percezione e movimento, dato che non siamo abituati a muovere questa zona ed un semplice “stringi e rilassa” non ci permette di ottenere risultati.

Se la problematica è già esistente quello che conviene fare è, anche da giovanissimi, la rieducazione perineale individuale che ci permette di, dopo una valutazione perineale, organizzare un programma personalizzato alle proprie necessità, ai propri tempi e ai propri bisogni da eseguire a casa e da osservare, per gradualmente migliorare, insieme con una cadenza che decidiamo noi.

Non lasciare che passi del tempo e che la situazione peggiori… allertati in tempo!

Categorie: perineo | Tag: , , | Lascia un commento

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